giovedì 19 dicembre 2013

LA MACCHINA CULTURALE DI HOLLIWOOD E LA DE-MORALIZZAZIONE DELL’OCCIDENTE

data pubblicazione: 2013-11-14

Oggidì, l’Occidente si trova davanti ad un incredibile situazione: sebbene la cortina comunista sia caduta negli anni 1989-1992, gli operativi marxisti-comunisti, a tutti livelli della società occidentale, hanno continuato con la loro spinta ideologica ed in molti casi hanno passato la staffetta alle generazioni, al fine di de-moralizzare la politica occidentale, l’economia, la società e la cultura.

Hollywood in questo ha un ruolo centrale, non solo nell’alimentare punti di vista e concetti, ma anche abbassando il livello di moralità,. Gli standard morali continuando a prendere di mira le generazioni piu’ giovani, proponendo loro sesso e violenza gratuiti e persino immagini subliminali. In questo tipo di ambiente sociale, la popolazione viene resa incapace di prendere qualsiasi tipo di decisione nei propri interessi locali o nazionali.
 
Secondo Yuri Alexandrovich Bezmenov , un agente moscovita sovietico “disertore” di alto rango (esperto di cultura Indiana ed“espatriato” in Occidente negli anni ’70, ndt ), che negli anni 80 concesse questa intervista, le operazioni contro l’Occidente non sono state tanto un operazione di intelligence, quanto di “sovversione ideologica” . Nell’intervista parla anche di ‘misure attive’, ovveroprogrammi progettati per un periodo di 15-20 anni e finalizzati a sovvertire le fondamenta morali, prendendo di mira per questo studenti e sistema educativo.

Si è trattato di operazioni “cambio da dentro” usando “agenti di cambiamento”, al fine di cambiare i comportamenti della gente – una pratica ora apertamente usata dai governi occidentali e nota come Applied Behavioral Psychology, Psicologia comportamentale applicata.

Ora siamo ad un crocevia del tutto unico, dove paesi come la Russia e la Cina stanno allontanandosi dal marxismo e sono in un processo di apertura, mentre l’Occidente è in un processo di restrizione di statuti sociali e diritti. Tutto questo sta accadendo e la piu’ parte della gente non ne è affatto consapevole.

Tutto questo è mascherato da slogan politici come ‘ridistribuzione della ricchezza’, ‘giustizia sociale’ e ‘uguaglianza’.

L’ex agente del KGB, spiega il lavaggio del cervello dell’America negli anni ‘80

L’ideologia marxista-leninista è stata pompata nelle tenere teste di almeno 3 generazioni di studenti americani, senza che venisse mai messa in discussione o controbilanciata dai valori di base dell’Americanismo”

Brady Dennis dal Washington Post:

La prevalenza di violenza con fucili e pistole in ben 13 film al top, è stata piu’ che triplicata, da quando è stata introdotta una classifica film a metà anni ’80 .

“Penso che la piu’ parte dei genitori sarebbe sorpresa nell’apprendere tutto cio’,” ha dettoBrad Bushman, un professore di comunicazione e psicologia alla Ohio State University ed uno degli autori dello studio. “Noi ci siamo parecchio shockati”

Gli autori hanno detto che le loro scoperte sono piuttosto preoccupanti data l’entità della ricerca in cio’ che è stato definite l’effetto armi” , chef a supporre che la rappresentazione di fucili, nei media, potrebbe portare ad un comportamento piu’ aggressivo nel mondo reale

“Sappiamo che i film dicono ai bambini come si comportano gli adulti e che rendono attraente ed eccitante l’uso di armi da fuoco,” ha detto Dan Romer, un altro co-autore e direttore dell’ Adolescent Communication Institute dell’ Annenberg Public Policy Center in Pennsylvania.

Per determinare quanto la violenza nei film, specialmente quella con i fucili, sia cambiata nel tempo, i ricercatori hanno scelto 945 film presi a campione da 30 top produzioni annuali, dal 1950 al 2012. I decodificatori hanno scorso i film per notare le sequenze violente.

I ricercatori hanno detto di aver escluso quella violenza che non intendeva danneggiare alcuno, come ad esempio incidenti o situazioni sportive. Hanno anche escluso attività come la caccia e l’uso di armi su larga scala, come granate a razzo e artiglieria militare.

Alla fine, hanno trovato che la violenza nei film era piu’ che raddoppiata dal 1950 e che era triplicata in certi film negli ultimi 25 anni

Romer ha detto che persino certi film famosi in anni recenti, come “The Hunger Games,” “The Dark Knight Rises” e “Snow White and the Huntsman,” che si basano su eroi di fumetti o altri personaggi di fantasia, “…contengono molta violenza”…

Qui tutto l’articolo sul Washington Post.
Fonte

Traduzione Cristina Bassi

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