martedì 29 ottobre 2013

L’ultima ora della propria vita – esercizio di consapevolezza

‘Immagina di aver scoperto, in qualche modo, esattamente quando morirai… Immagina di avere solo pochi minuti, forse un’ora da vivere. Cosa faresti con quest’ora preziosa del tuo soggiorno sulla Terra?
Saresti in grado di completare qualcosa in questa ultima ora, hai un’idea consapevole su come farlo?
Nel lasciar andare il tuo ultimo respiro ti sentiresti pienamente soddisfatto dalla consapevolezza di aver fatto tutto il possibile in questa vita per adempiere alla tua missione ?
Probabilmente saresti costantemente presente, sempre vibrante, in attesa, come il figlio è in attesa del padre marinaio…
Se non sarai soddisfatto dell’ultima ora della tua vita, non lo sarai dell’intera tua vita. Morire significa attraversare qualcosa di irripetibile.
Spendere il tuo prezioso tempo nel nulla significa privarti dell’opportunità di estrarre dalla vita quanto ha di più prezioso.
Attraversare questo mondo con la propria vita, dall’inizio alla fine, rappresenta un’altro aspetto dell’Assoluto.
Tutti i maggiori filosofi si sono accuratamente preparati per l’ultima ora della loro vita.
Nel mondo manifesto tutto ha il suo inizio e la sua fine.
Nel mondo reale tutto è sempre presente e un bel giorno ti sarà permesso di dimenticare tutto e lasciare il mondo “per sempre”.
Ed ora vi darò l’esercizio per prepararvi alla vostra ultima ora sulla Terra. Cercate di non fraintendere nessuna parola dell’esercizio.

Esercizio


Riconsiderate l’ora appena trascorsa come se si trattasse dell’ultima ora per voi sulla terra: vi siete appena resi conto che siete morti.
Domandatevi: siete soddisfatti di quest’ora?

Ed ora riprendete vita e ponete in primo piano la vostra aspirazione. Nell’ora successiva (se avrete la fortuna di viverne un’altra) provate ad estrarre dalla vita qualcosa di più di quel che avete fatto nell’ora passata. Definite dove e quando avreste dovuto essere maggiormente consapevoli e dove avreste dovuto mettere più fuoco interiore.

Ed ora riaprite e spalancate i vostri occhi e con ciò voglio dire: aprite a voi stessi più possibilità, siate un po’ più coraggiosi di quanto siete stati nell’ora trascorsa. Poiché sapete che questa è la vostra ultima ora e che non avete nulla da perdere, cercate di ricavarne qualcosa di audace – almeno ora. Naturalmente non dovrete essere sciocchi rispetto a ciò. Conoscetevi meglio, guardate alla vostra macchina biologica come dall’esterno. Ora, mentre state morendo, non ha alcun senso mantenere reputazione e prestigio.

Ed ora avanti fino alla vostra reale ultima ora, coltivate costantemente l’aspirazione a ricevere quanto più potete dalla vita di ciò che ha valore, sviluppate la vostra intuizione.

Prendetevi qualche momento ogni ora per guardare l’ora appena trascorsa, senza giudicare, e poi regolatevi in modo da estrarre qualcosa di più dall’ora successiva.

Se considerate ogni ora come un’unità di vita a se stante, potete provare a fare del vostro meglio per usare ciascuna unità completamente.

Sforzatevi e trovate il modo per farne qualcosa di più di ogni ora rispetto a quella precedente.
Ma nel contempo siate consapevoli del fatto che vi siete presi cura dei debiti collezionati fino ad ora. Aumentate l’ascolto e la conoscenza di voi stessi ed incrementate anche l’abilità d’essere padroni di voi stessi, ciò cambierà il lavoro della vostra macchina che è sempre fuori dal vostro controllo.
Queste abilità possono essere l’indice di cambiamenti reali. E’ assolutamente indifferente che cosa la macchina pensa di tutto ciò.’

(G. Gurdjieff)

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